Castellana Grotte (Bari) un viaggio attraverso grotte e cultura

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Castellana Grotte (Bari)


Castellana nasce nell'alto Medioevo grazie alla colonizzazione operata dal Monastero di San Benedetto di Conversano. La sua fondazione ufficiale viene fatta risalire nel dicembre 1171. Grazie alla scoperta delle grotte, avvenuta nel 1938 da parte del professore Franco Anelli, la cittadina subisce una svolta turistica.

Le grotte di Castellana sorgono a meno di 500 metri dall'abitato nelle Murge. La visita turistica richiede due ore e si sviluppa per 3 km, tra caverne e voragini dai nomi mitologici o fantastici. L'ingresso naturale è costituito da un'enorme voragine a cielo aperto, profonda una sessantina di metri, denominata la Grave. Dalla Grave alla Grotta Nera si scorre per il lungo Corridoio del Deserto detto anche Grand Canyon dovuta ad una colorazione rossiccia causata dalla presenza di minerali ferrosi.

Monumenti di interesse: chiesa di San Leone Magno edificata nel 1383. Essa fu edificata ampliando una preesistente chiesa romanica e inglobando una torre normanna difensiva che divenne poi torre campanaria. La facciata principale è dominata dalla statua di Leone Magno e fu rimaneggiata da alcuni interventi nel 1653, che interessarono il portale e il Crocifisso sopra di esso. Ai lati si possono ammirare le statue di Leone Magno e di Giovanni Battista.

Tradizioni locali: l'11 gennaio il secolare appuntamento con i falò. Da 316 anni la città delle grotte ricorda con le gigantesche cataste di legna il miracolo del 1691, anno in cui la città di Castellana Grotte fu liberata dall'epidemia di peste.

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