Itinerari: Barletta, Andria, Trani
Un itinerario tra storia e leggenda, fortezze e bianche cattedrali a picco sul mare, che da Barletta porta a Trani e ad Andria.
Usciti da Palazzo Della Marra, ecco subito il castello eretto dai Normanni nella seconda metà del XII secolo: una perfetta ed elegante macchina da guerra, lambita dal mare, trasformata recentemente in un contenitore culturale d’eccellenza. Qui, infatti, ha sede il Museo Civico e negli spazi suggestivi del maniero (lunghi camminamenti sotterranei, casematte dall’acustica inquietante, saloni di rappresentanza) spesso vengono organizzate mostre di arte contemporanea. A due passi dal Castello si visita il Duomo costruito in pietra bianca che racconta con il suo mix di architetture e stili la lunga storia cittadina. Da non perdere, poi, la Chiesa dei Greci, vero gioiello nel cuore della città vecchia: la sua iconostasi luccicante di oro, da sola, vale la visita.
Pochi chilometri di strada costiera e si arriva a Trani: la vista della cattedrale di San Nicola Pellegrino, uno degli esempi più belli di architettura romanico pugliese, lascia senza fiato. All'interno, sotto la basilica superiore, si trovano i resti di cripte, di cappelle ipogee, di tempietti che risalgono alle origini della storia del cristianesimo in terra di Puglia. Quasi di fronte alla Cattedrale, un altro castello: tra i più importanti e meglio leggibili dei castelli federiciani (ovvero fatti erigere da Federico II). Anche questo costruito nella bianca pietra di Trani, era una fortezza aperta sul mare ma al suo interno non mancavano saloni e stanze di rappresentanza dove l’imperatore riceveva i suoi dignitari e organizzava banchetti e feste.
Nelle acque del porticciolo, poi si specchia la Chiesa dei Templari da dove, raccontano i cronisti medievali, partirono i primi Crociati. E a pochi passi ecco la Giudecca, l’antico quartiere ebraico dove sopravvive la Sinagoga di Scolanova.
Si vede dai porti, dalle spiagge, dal mare, dalle alture della Murgia: è Castel del Monte, una corona di pietra e marmo posata su una collina rocciosa ad una manciata di chilometri da Andria. Faceva parte della rete di fortezze strategiche volute da Federico e doveva ricordare con la sua forma il diadema imperiale della dinastia sveva. Misterioso e simbolico, poi, il numero otto che ritorna ossessivamente nel castello: otto i lati della sua pianta, otto le torri ottagonali che lo circondano, otto le stanze in cui lo spazio interno è suddiviso, ottagonale la forma del cortile, otto le bifore che si aprono sui suoi lati… Curiosamente prezioso, l’accostamento di materiali diversi come la breccia rosso corallo, i marmi bianchi, l’arenaria bionda.
In zona sono presenti diverse tipologie di strutture ricettive per non lasciare insoddisfatti i migliaia di turisti che ogni anno arrivano nella provincia di Bat: a partire dai piccoli ma accoglienti B&B di Puglia; alle masserie e agriturismi, dove sarà possibile rivivere le atmosfere di un'epoca ormai lontana nel tempo, gustando i piatti tipici della nostra terra; ai lussuosi hotel con Spa. Ricca è l'offerta per quanto riguarda la gastronomia: ristoranti, osterie, locande vinerie, agriturismi e molto altro vi aspettano nelle terre di Federico di Svevia!