Venerdì Santo Valenzano (Bari)
Una delle tradizioni valenzanesi, certamente la più sentita e la più emozionante, è rappresentata dalla processione dei misteri che serpeggia ogni anno nei vicoli di Valenzano, il giorno del Venerdì Santo.
I Valenzanesi chiamano questa giornata "la dì du delore de Marì", ovvero il giorno del dolore di Maria;
la processione, infatti, simboleggia l'anelante ricerca che Maria compì per ritrovare il suo figlio perduto, quando Gesù era andato a predicare insieme ai suoi discepoli.
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La processione del Venerdì Santo narra i momenti della Passione e della Morte di Gesù Cristo nostro Signore attraverso i misteri, gruppi scultorei in cartapesta costruiti in tempi diversi da abilissimi cartapestai, veri e propri capolavori artistico-religiosi.
Sono chiamati "Misteri " o "Santi" perchè rappresentano i Misteri dolorosi della vita di Gesù e della Vergine Maria, offerti alla meditazione del fedele durante la pratica del Santo Rosario.
Quarantadue sono i Misteri che sfilano a Valenzano durante la processione, per lo più appartenenti a privati. La mattina del Venerdì Santo le bande musicali si recano presso le case dei proprietari per accogliere i Misteri, poi il Mistero si avvia preceduto dalla banda. I vari Misteri si radunano in corso Aldo Moro, una nota strada di Valenzano, per poi avviarsi in processione verso le undici. La processione è annunciata dagli stessi suonatori che, a passo lento, suonano con ritmo cadenzato e monotono. I primi misteri sono i più semplici e, quasi sempre, rappresentano figure isolate; a seguire veri e propri complessi statuari come "L'ultima cena" e "Le tre croci".
I misteri sono accompagnati da ragazze vestite di nero che indossano la "quadrata", un velo che scende dal capo su tutto il corpo; queste ragazze sono tradizionalmente identificate come le ragazze che "vonn'o piezze", ossia che "vanno al pizzo" in quanto reggono la estremità di pizzo dei cordoni che pendono dalla base del mistero. Tra un mistero e l'altro sfilano bambini vestiti con costumi delle diverse epoche: angioletti, giudei, veroniche, samaritani.
Alcuni misteri sono preceduti da bambini vestiti da Gesù Cristo che camminano scalzi, con indosso una tunica rossa o bianca, una croce sulle spalle e una corona di spine sul capo; altri da bambine vestite da Addolorata. Al termine della processione i Misteri ritornano in corso Aldo Moro, dove vengono disposti a ferro di cavallo; di fronte a loro, un sacerdote, da un balcone, recita una predica.
Terminata la predica, i Misteri sono ricondotti nelle case dei proprietari e conservati fino all'anno successivo.
Il Venerdì Santo non è per i valenzanesi una festa come le altre, è uno dei giorni dell'anno in cui la partecipazione ed il sentimento religioso si fanno più intensi e penetranti.
Fonte: La festa del dolore (cura di Lino Angiuli – fotografie di Angelo Saponara) edizioni di pagina
Si ringrazia, per la fattiva collaborazione, il Prof. Leonardo Pietricola (Storico)