Alimini: il miracolo dei laghi tra pini e orchidee

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Otranto: la sorprendente natura dei laghi Alimini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALIMINI: IL "MIRACOLO" DEI LAGHI TRA PINI E ORCHIDEE

Il nome dei Laghi Alimini deriva dal greco antico limne (lago, stagno) a conferma di quanta parte l'Ellas ha avuto in quelle contrade. Alimini Grande è il salmastro, il Piccolo è dolce il che la dice lunga sulle capacità della natura di stupire. Alimini Grande è il figlio di Nettuno: è stata, infatti, la lenta e continua erosione del mare a generare questo catino dalle rive rocciose, lungo circa 2.500 metri e profondo 4. Oltre al mare lo alimentano alcune sorgenti la più copiosa delle quali è la Zudrea di Palude Traguano. Sono, invece, polle d'acqua dolce sgorganti dalla falda freatica del canale Rio Grande a Serra di Montevergine a rimpinguare Alimini Piccolo, detto anche Fontanelle, meno largo del gemello e anche molto più basso. Tra la vegetazione acquatica dei laghi anche alcune essenze rare: orchidee di palude, castagne d'acqua, erba vescica, carnivora divoratrice d'insetti. Buona parte dei laghi, specie il Grande, è dominio del pino d'Aleppo, di acacie, olivastri, lauri, corbezzoli, lentisco, mirto in un intrigo di tronchi, rami, rovi e profumi. La caccia è proibita e così i laghi sono frequentati da uccelli migratori. In certe stagioni gli aironi sono così invadenti da formare fitti condomini nelle garzaie sugli alberi.

Fonte: Gazzetta economia del 22/9/2012

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